Tortora è il primo paese dell’alto Tirreno Cosentino. Luogo ricco di storia, cultura e tradizioni.Da visitare: il centro storico arroccato in una zona alta, il palazzo Lomonaco, le chiese del Purgatorio, dell'Annunziata, di S. Pietro (XIV secolo), e di S. Francesco d'Assisi, con i resti del vicino chiostro quattrocentesco, e infine l'Antiquarium di palazzo Casapesenna che conserva le testimonianze della presenza umana  a    Tortora fin dal Paleolitico Superiore.

Praia a Mare, ridente centro della Riviera dei Cedri, è uno dei primi paesi che si incontrano in Calabria sulla costa tirrenica Cosentina. Praia è una delle località di maggior richiamo turistico della riviera. Da visitare: l'isola di Dino, singolare anche per il suggestivo sistema di grotte, il Santuario della Madonna della Grotta, che sorge in una cavità naturale del Monte Vinciolo, la Rocca di Praia, medioevale castello a forma rettangolare dotato di due torrioni, la torre di Fiuzzi, postazione di avvistamento che sorge nei pressi dell'isola di Dino, e il Museo civico.

Rafting: ecco un itinerario per chi ama la natura più incontaminata, il brivido degli sport estremi, e le testimonianze della storia. Dall'affascinante borgo medioevale di Laino Castello, si parte alla scoperta della valle del fiume Lao. Per chi è alla ricerca di     avventura vi è l'opportunità di provare l'intensa emozione di ridiscendere il corso del fiume sugli speciali gommoni da rafting o  anche in canoa. Per tutte le attività fluviali, per le escursioni e il trekking si può far capo al moderno centro sportivo con base  operativa a Papasidero: centro di origini bizantine, situato nel retroterra della costa tirrenica Cosentino all'altezza di Scalea, si estende fra la suggestiva valle del fiume Lao e fitti boschi di castagno; da visitare: la Grotta del Romito che ospita una delle più antiche       testimonianze della presenza dell'uomo in Calabria: il pregevole graffito raffigurante un bue primigenio che risale al Paleolitico  Superiore, e in più resti umani di oltre 10.000 anni fa, il santuario della Madonna di Costantinopoli, che custodisce affreschi bizantini del    1300. L'itinerario si snoda, sempre seguendo il corso del Lao, fino a Mormanno, da qui si giunge facilmente a Scalea, cittadina fra le più antiche dell'alto Tirreno Cosentino, che deve il suo nome alla tipica disposizione a gradoni dell'abitato; da visitare: il medioevale centro storico della città  dominato dai resti del castello normanno (XI secolo), quasi adiacente al castello sorge la bella chiesa di Santa Maria d'Episcopio, nel cuore del centro storico, invece ecco l'imponente torre Aragonese del XV secolo, la torre Cimalonga, oggi sede di un Antiquarium che ospita i reperti archeologici provenienti da Laos, e una piccola chiesa Basiliana detta dello Spedale; degna una  visita anche la chiesa di S. Nicola in Plateis, che risale nel suo nucleo originario al secolo VIII, e ospita il sepolcro gotico dell'ammiraglio Angioino Ademaro Romano, originario di Scalea, e il palazzo dei Principi, di origine medioevale, che conserva superbi affreschi barocchi. E per chi ama il volo, e' possibile scegliere uno dei tanti punti di decollo disseminati sui rilievi della Catena Costiera di Aieta, per sorvolare e ammirare in deltaplano o in parapendio la costa tirrenica.

Diamante, centro urbano nato nel secolo XVII. Da visitare: il castello dei Carafa, la chiesa        dell'Immacolata, i murales, una delle caratteristiche più interessanti della bella Diamante. Si tratta di ben 150 dipinti che è possibile ammirare passeggiando tra i vicoli del centro storico del paese, realizzati su iniziativa del pittore Nani Razzetti, in gran parte nel 1981 da artisti famosi italiani ed esteri; i murales ogni anno, prima dell’inizio della stagione estiva, vengono sottoposti a minuziosi interventi di conservazione. Diamante è anche sede dell'Accademia Nazionale del Peperoncino, che ogni anno organizza l'ormai notissimo Festival del peperoncino che si tiene nella prima     decade di settembre.

Maratea: perla del Tirreno a confine con la Calabria, con i suoi 32 km di costa, offre un  paesaggio di straordinaria natura che si può ammirare percorrendo la strada   costiera. Con la trasparenza delle acque dai mille colori, esaltati dalla ricca e  lussureggiante vegetazione che a tratti lambisce le acque marine, è stato da sempre considerato un piccolo “Paradiso”. Da visitare: il centro storico molto caratteristico e ricco di botteghe, la Chiesa di S. Maria Maggiore ('400), la Chiesa dell'Addolorata, la Statua del Redentore, ed infine una visita al porto.

Il Parco Nazionale del Pollino è pronto ad ospitarvi per questa calda    estate 2003, invitandovi a visitare le sue aree protette e le sue cime dalle quali poter ammirare il mare Tirreno e il mar Ionio che si trovano li a due passi. Mare e montagna: tutto questo è possibile visitando il Parco      Nazionale del Pollino.

Escursioni:  lungo la riviera dei cedri

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